Caso-Emotec: paga per poter produrre

Medolla. Azienda biomedicale sborsa 20mila euro al mese per il trasporto degli operai pur avendo già presentato i progetti

MEDOLLA. È come se il tempo si fosse fermato al 29 maggio 2012. Da allora la Emotec, azienda biomedicale, è costretta a vivere un calvario quotidiano che mostra come la burocrazia, spesso astrattamente evocata, possa invece trasformarsi in un concreto ostacolo.

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A spiegare lo slittamento è l’amministratore delegato Francesco Schittini: «Il caos normativo non ci ha permesso di avviare il progetto di ricostruzione. Con il trascorrere dei mesi, infatti, continuavano ad essere introdotte varianti che spesso cozzavano con i principi fissati: se avessimo deciso di edificare subito, si sarebbe presentato il rischio di trovarsi un capannone non a norma rispetto ai nuovi parametri».

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