Dialogo, condivisione di know-how e collaborazione pubblico-privata: queste le condizioni per far crescere le Scienze della Vita

Il tema è quello delle Scienze della Vita, ovvero l’intera filiera della salute dalle biotecnologie ai dispositivi medici fino alla farmaceutica. E i numeri sono da record, triplicati rispetto a quelli dell’anno scorso: 1.588 meeting B2B in calendario e 35.055 visualizzazioni dei profili dei partecipanti. Si apre oggi, a Milano, la seconda edizione di “Meet in italy for Life Sciences 2015”: la tre giorni di incontri bilaterali tra aziende, centri di ricerca e investitori nazionali e internazionali.

L’iniziativa nata con un carattere fortemente inclusivo, si pone l’obiettivo di coinvolgere stakeholder pubblici e privati per favorire nuove occasioni di business e nuove collaborazioni, per progetti europei e di sviluppo di impresa. Inoltre il MIT4LS 2015, attraverso il convegno in programma il 2 ottobre all’Auditorium dell’Unicredit Tower Hall, si propone di affrontare, insieme con gli esperti del settore e i rappresentanti delle istituzioni, le sfide per supportare la crescita del settore, a fronte delle significative potenzialità del sistema Scienze della Vita.

Una filiera che, in Europa, conta 73.320 imprese (dati Cluster Observatory 2011) e che vede l’Italia al primo posto.  Basti pensare che la filiera della salute produce, direttamente e attraverso l’indotto, più dell’11% del Pil dell’intera economia italiana (fonte: Comitato Tecnico Sanità di Confindustria). Guardando, invece, ad alcuni segmenti delle Scienze della Vita sono oltre 3mila le imprese del settore dei Dispositivi Medici con più di 54mila addetti e un investimento medio in R&S del 6,2% del fatturato. Anche l’industria biotecnologica ha conosciuto uno sviluppo straordinario: è il segmento delle biotecnologie della salute (Red Biotech), infatti, a trainare l’intero comparto con una stima di 277 imprese attive (su un totale di 384). Un segmento che rappresenta, da solo, una quota preponderante del fatturato totale (96%) e degli investimenti dell’intero comparto (94%), alimentando un numero crescente di progetti, sia sul fronte della diagnosi che della terapia.

“Lo sviluppo della filiera delle Scienze della Vita è un’opportunità da non perdere per la crescita e lo sviluppo del Paese – ha dichiarato Rosario Bifulco, presidente del Cluster Lombardo Scienze della Vita e consigliere incaricato Assolombarda per la Competitività territoriale, Ambiente ed Energia –. La Lombardia è il territorio con la maggiore presenza di università, centri di ricerca e industrie del settore salute. Un terreno fertile per costruire insieme un piano industriale di tutta la filiera volto ad avviare una nuova stagione di crescita. In questa direzione il Cluster Lombardo, attraverso iniziative come Meet in Italy, intende favorire l’integrazione delle competenze per sviluppare processi di trasferimento tecnologico più efficaci e aumentare la capacità di utilizzo dei programmi europei”.

“In Lombardia registriamo la presenza di 127 aziende del settore delle biotecnologie (circa il 53% sul tot. naz.) che producono circa il 48% del fatturato totale – ha affermato Mario Melazzini, Assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombadia ma anche 13 Università, 7 Facoltà di Medicina, 2 Facoltà di Bioingegneria, 28 ospedali con sedi di corsi universitari, 19 IRCCS, 288 centri di ricerca con attività nel settore salute. Questi sono solo alcuni numeri che rispecchiano la forza e l’impatto del sistema produttivo e di ricerca dell’industria della salute sul nostro territorio. Si tratta di una straordinaria risorsa che noi vogliamo ulteriormente valorizzare come dimostra la scelta di inserire l’industria della salute tra le 7 aree strategiche definite dalla nostra Smart Specialisation Strategy, documento di orientamento sull’utilizzo dei fondi europei della nuova programmazione comunitaria”.

“L’edizione 2015 di Meet in Italy è già un successo. Oltre i numeri, l’evento è il frutto di importanti sinergie. È un obiettivo concreto raggiunto dal sistema Confindustria a tutti i livelli e, cosa che per Confindustria Lombardia è ancora più importante, rappresenta esattamente quello che le aziende ci chiedono: creazione di opportunità di business, possibilità di aprirsi a nuovi mercati, networking – sottolinea il presidente di Confindustria Lombardia Alberto Ribolla -. Il livello di cooperazione raggiunto per Meet in Italy tra settore privato e istituzioni, tra cluster e imprese, dovrà rappresentare un modello, non solo per il settore Life Sciences, per affrontare le sfide che i profondi cambiamenti degli scenari competitivi ci impongono”.

Meet in Italy for Life Sciences 2015 è organizzato da ALISEI, Assobiomedica, Assobiotec, Assolombarda, BioPmed, Confindustria Lombardia, Confindustria Toscana, Distretto Toscano Scienze della Vita, Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, Italian Trade Agency (ITA), Lazio Innova, Unicredit e Unicredit Start Lab. E in collaborazione con Enterprise Europe Network, European Commission e Regione Lombardia. L’evento è patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico.