ELEZIONI, ASSOBIOMEDICA: SISTEMA SALUTE OPPORTUNITÀ PER LA CRESCITA

Il Presidente Boggetti: “serve un piano industriale per la filiera della salute che renda il Paese competitivo e partecipe della rivoluzione della medicina del futuro”

Rifinanziamento e rafforzamento della governance del Servizio sanitario nazionale, superamento dei silos di spesa, acquisti basati sul valore delle tecnologie mediche, introduzione precoce dell’innovazione e ammodernamento del parco tecnologico, agevolazioni agli investimenti in ricerca e innovazione, valorizzazione della ricerca scientifica e della collaborazione tra industria e mondo scientifico. Sono questi i punti principali del manifesto lanciato da Assobiomedica e presentato oggi ai candidati dei principali schieramenti politici in vista delle elezioni del 4 marzo prossimo e in apertura del dibattito “Le sfide per la salute del Paese. 2018-2023: una road map per l’industria e la Sanità del futuro”, che si è svolto a Roma all’Ara Pacis.

“Serve un piano industriale per la nostra filiera – ha dichiarato Massimiliano Boggetti, Presidente di Assobiomedica – che permetta al Paese di essere competitivo e freni la fuoriuscita verso l’estero di competenze e innovazione, altrimenti si rischia di desertificare il comparto in Italia. Chiediamo pertanto alla politica di riconoscere il valore della Sanità del nostro Paese e le opportunità che il settore della salute può offrire per la crescita economica e sociale, creando occupazione, sviluppo e innovazione. Dobbiamo mettere l’Italia in condizione di agganciare la rivoluzione della medicina oggi in atto, incentivando lo sviluppo di un ecosistema, che ha bisogno di slancio per partecipare da protagonista al progresso di una Sanità sempre più predittiva e personalizzata, frutto della ricerca e collaborazione tra industria e mondo medico-scientifico. Questo significherebbe – ha concluso Boggetti – nascita di nuove imprese, attrazione di capitali dall’estero per la ricerca e per lo sviluppo, ammodernamento del sistema sanitario, arrivo di ricercatori nel nostro Paese, aumento delle quote di export. Si tratta di una sfida possibile, ci auguriamo che il nuovo Governo la accolga e ne veda l’opportunità che c’è dietro, per il futuro del Paese e degli italiani”.