PABC18: novità in medicina rigenerativa

Si è conclusa un’importante ricerca, sviluppata da un Team di professori universitari di Milano ,Torino e Catania sui fattori attivi che permettono ai tessuti di rigenerare se stessi mettendo a punto un prodotto che, utilizzato per via orale, topica o iniettiva, può sostituire, in modo pratico ed economico, l’uso delle cellule staminali che ha dato degli ottimi risultati dopo 14 anni di studi .

IN SINTESI

“Contrariamente alle teorie che ritenevano le cellule staminali in grado di differenziarsi nei tessuti lesi, è stato dimostrato che le cellule staminali non sono in grado di differenziarsi nel tessuto danneggiato per ripararlo, ma secernono fattori attivi che permettono ai tessuti di rigenerarsi. Questa ipotesi è ormai universalmente accettata e pubblicata da diversi autori.

E’ stato scoperto, e ampiamente brevettato, che questi fattori sono presenti ovunque ci sia una relazione tra madre e feto ma soprattutto nel colostro (molto meno nel latte), nella placenta e nel siero preparto degli erbivori , nell’uovo e nel liquido amniotico di tutti i mammiferi.

Queste fonti sono anche ricche di fattori naturali antibatterici aspecifici (es. : lisozima) e di anticorpi specifici per molte malattie batteriche e virali. Questi fattori antibatterici, specifici e aspecifici, non sono ovviamente espressi dalle cellule staminali, dove ovviamente sono presenti solo i fattori di crescita e le citochine.

Abbiamo isolato tutti questi fattori vitali da tutte le fonti e abbiamo dimostrato che essi sono altamente conservati nella filogenesi e sono pressochè identici in tutte le specie con attività biologica comune e cross-reagente fra una specie e un’altra.

Questi fattori sono utilizzabili in terapia in tutte le situazioni in cui è richiesta la rigenerazione tissutale ossea, cartilaginea, cutanea, oculare, muscolare, tendinea,del sistema nervoso centrale e periferico,della mucosa gastrointestinale e vaginale e del midollo osseo.”

La ricerca ha portato a ottimi risultati in vitro e in vivo in aree terapeutiche molto importanti che comprendono l’oftalmologia (ad es. sulla rigenerazione della cornea danneggiata da traumi esterni), la dermatologia (rigenerazione tissutale, riparazione del derma), l’ortopedia(crescita ossea), l’oncologia (sindrome mielodisplasica, lopecia da chemioterapia), l’alopecia androgenica, il dolore neuropatico cronico (significativa e rapida riduzione del dolore), l’enterocolite necrotizzante nei neonati, la diabetologia ( ulcere diabetiche), la secchezza vaginale anche in presenza di atrofia (ripristino della normale morfologia della mucosa vaginale), la neonatologia (Il prodotto in monodose, non solo è vitale per fornire ai bambini i fattori fondamentali per la loro crescita ma anche per proteggere ed eventualmente curare da quelle malattie che potrebbero insorgere, nel breve o lungo termine, in quei bambini nutriti solo con il latte artificiale).

Il prodotto è coperto da 15 brevetti concessi e 4 depositati (per indicazione terapeutica) e l’obiettivo è quello della cessione di singoli brevetti registrati.