Visita al 42°Veith Symposium di New York a cura di Marco Gibertoni

siimposioQuest’anno ha visto la mia settima partecipazione, la terza consecutiva dopo una interruzione durata ben undici anni durante i quali mi sono cimentato col mercato dei presidi medico chirurgici inerenti altre specialità cliniche, e neppure stavolta mi sono annoiato, anzi devo ammettere che continuo a provare emozioni, e riflettendo credo di poter dire che questo è il mio mondo: il cardiovascolare mi ha catturato dall’ormai lontano 1 Ottobre 1985 e non posso più fuggire. E’ la mia passione, inutile negarlo.

Sono tutti qui: luminari che hanno scritto la storia della chirurgia, ricercatori che incessantemente si dedicano a rendere accessibili nuove frontiere terapeutiche, professori che insegnano la pratica clinica, medici che quotidianamente guariscono pazienti, giovani talenti della medicina desiderosi di apprendere le nuove acquisizioni della scienza. Sono tutti qui, da ogni parte del Mondo: chirurghi vascolari, radiologi interventisti, cardiologi emodinamisti, angiologi, neurologi, tecnici ed infermieri specializzati. Tutti insieme.

Ma non sono certo i soli, grandi multinazionali dell’industria medicale le quali, vantando cinquanta o più anni di attività, continuano ad investire in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie grazie alle sollecitazioni che ricevono dalla scienza e dalla clinica; aziende che operano con successo sul mercato propongono ai professionisti le proprie interpretazioni dei loro bisogni e traggono nuovi stimoli per crescere e svilupparsi; imprese neonate le quali, con grande sforzo ed encomiabile umiltà, scendono in campo col duplice obiettivo di mostrarsi e verificarsi. Tutti insieme.

Tutti a comunicare reciprocamente le proprie esperienze in sessioni scientifiche che iniziano alle 6 del mattino per terminare 12 ore dopo, per cinque giorni, da 42 anni consecutivi, in un luogo dal clima normalmente poco accogliente in questa stagione. Oltre 4000 iscritti, 71 espositori rappresentati da circa 500 professionisti del settore e 50 persone appartenenti all’organzizzazione danno vita a questa manifestazione di rilevanza mondiale. Tutti insieme.

Mai come quest’anno il titolo del Simposio “Connecting the Vascular Community” ha trovato effettivo ed efficace riscontro nella realtà dei fatti.

Gli atti ufficiali saranno presto disponibili sul sito ufficiale del Simposio: http://www.veithsymposium.org/index.php?pg=home ove nella sezione “Online Library” sono già disponibili quelli relativi alle edizioni dal 2009 al 2014, vi assicuro che ce n’è per tutti i gusti … buona lettura.